E’ una calda notte d’estate, sono solo a casa, luci spente e silenzio assoluto.
Mi verso un cognac con ghiaccio e vado a sedermi sulla poltrona. Di fronte a me il mio piccolo impianto: 2 altoparlanti, un amplificatore e un vecchio giradischi. Mi alzo, prelevo un “33” dallo scaffale, lo estraggo dalla busta protettiva, poi dalla copertina, poi dalla busta interna senza toccarlo sulla superficie. Un paio di spruzzate di liquido antistatico per facciata. Prendo con calma il panno, lo asciugo con cura da ambo i lati e lo pongo sul piatto. Il vinile comincia a girare sul piatto e gli appoggio sopra la puntina. Il fruscio rompe per un attimo il silenzio, rivado a sedermi sorseggiando il mio cognac.
Il caldo suono del vinile comincia a invadere la stanza, provocandomi sensazioni strane. La musica mi avvolge, mi penetra nel corpo e nell’anima, non mi sento più solo: l’ascolto di un vinile mi procura sempre un piacere e delle sensazioni così intense…